( foto da internet )
Ieri sera tornando da Venezia, verso le 17.00 mi trovavo in autobus, era abbastanza affollato.
Eravamo circa a metà ponte, lo sguardo era rivolto verso la laguna, intravedevo l'isola di Murano,
un po' stanca della giornata che ormai andava a concludersi, fissavo un punto con la mente vuota, poi
comincio a sentire dei clik, prima uno poi un'altro, un'altro ancora, pensavo, questi turisti ma cosa
stanno fotografando ? Dall'altra parte ci sono le fabbriche ... mah ! Mi giro... e rimango senza parole,
di tramonti in questa zona se ne vedono molti e sempre meravigliosi, ma questo ha vinto su tutti .
Chi era munito di cellulare lo ha subito tirato fuori e vai con le foto, io compresa.
Purtroppo la qualità delle mie foto non è stata delle migliori, non esaltano i colori quindi per farmi capire ho cercato e trovato questa bella foto su internet.
Le persone, nella quotidianità, nei ripetersi dei giorni dei luoghi delle abitudini, nella solitudine a volte dovuta
e a volte cercata, incontra momenti inaspettati magici, difficile trovare del magico in uno specchio d'acqua che riflette delle fabbriche, eppure capita ....
e a volte cercata, incontra momenti inaspettati magici, difficile trovare del magico in uno specchio d'acqua che riflette delle fabbriche, eppure capita ....
La magia, quella che induce a 'stupore e meraviglia' è nascosta e presente in un sacco di momenti, cara Monica. Mi hai fatto pensare a quando con Cate si rientrava da Venezia a Mestre, settembre 2010, stipati nel bus come sardine, e tuttavia i miei occhi erano attaccati alla laguna in ogni sua condizione, sempre straordinaria, mai banale o scontata. Ciao e buoni giorni verso il nuovo anno.
RispondiElimina